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L'intelligenza artificiale è davvero diventata il nostro consulente energetico?

12/12/2024

2 min di lettura
Dobbiamo ammetterlo: il termine "Intelligenza Artificiale" è ormai profondamente radicato nella nostra quotidianità.
Quella che un tempo sembrava una realtà lontana si è trasformata in un’era tecnologica in cui l’AI è percepita come una forza capace di rivoluzionare il mondo, che arriverà persino a sostituire macchine ed esseri umani.
Ma è davvero da demonizzare questa nuova forma di progresso tecnologico?
Mentre sviluppavamo questo articolo, ci siamo chiesti se effettivamente l’AI potesse essere nostra alleata quando si tratta di consulenza energetica e se, come tale, potesse aiutarci a muoverci con dimestichezza in questo settore. 

È attualmente risaputo quanto facile e veloce sia consultare sistemi di Intelligenza Artificiale che permettono di scansionare in pochi secondi, decine di siti web per rispondere a tutti i nostri dubbi. Una sorta di enciclopedia 2.0 che però non accumula polvere.
La cosa davvero interessante è che non si limita esclusivamente a fornire risultati ma può contribuire in modo significativo sia al risparmio energetico, ma anche ad avviare la transizione verso energie più sostenibili. Questo perché sfrutta dei modelli predittivi utilizzando dati in grado di adattarsi in tempo reale ai cambiamenti del mercato, che siano nella domanda o nell’offerta.

Molte aziende hanno adottato piattaforme di intelligenza artificiale da anni. Ad esempio, Google utilizza l’AI per gestire il carbonio e prevedere quanto una rete energetica si affida a fonti ad alta intensità di carbonio. Questo sistema è in grado di aiutare a ottimizzare l’uso di energia rinnovabile ma soprattutto può ridurre l’impatto ambientale.

Ridimensionandoci, anche dentro casa ormai gli assistenti domestici legati all’Intelligenza Artificiale sono diventati degli strumenti di monitoraggio del consumo energetico, in grado di suggerire le fasce orarie con tariffe più basse e permettendo di ridurre i costi fino ad un 30%.

L'AI, seppur con un grande potenziale nel migliorare la gestione energetica, potrebbe non riuscire a offrire i suoi benefici in modo equo a tutti. Se solo una parte della società ne trae vantaggio, il progresso tecnologico rischia di diventare disomogeneo, non costante e, alla fine, elitario, sia nel settore energetico che in altri.


Per rispondere al nostro quesito iniziale possiamo sì pensare che l’intelligenza artificiale è sulla buona strada per diventare il nostro consulente energetico di fiducia ma, finché non resti un sogno irraggiungibile, per ora ci accontentiamo anche di utilizzare il vecchio metodo: pazienza, proattività, e un po’ di sana energia umana!

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